Birre e relax

Il primo giorno era stato davvero intenso,non solo avevo conosciuto il mio tutor ma anche il dottor Kawika (psicopatico da manuale con alta carica che si trova in ogni ospedale), partecipato ad un operazione molto interessante e fatto conoscenze. L'unica, piccola, pecca era che avrei dovuto evitare Pipì Doc per tutto il resto della mia carriera. Quella pazza avrebbe potuto uccidermi e farlo sembrare un incidente. Per mia fortuna la squadra di chirurghi fu dalla mia parte quando comparve in spogliatoio, e non diede soddisfazione a quella...quella... figura mitologica con il corpo di una donna e la testa di una gallina problematica. Quando uscii dal reparto di pediatria, dove conobbi i piccoli pazienti ed ebbi un combattimento con una cimice puzzona, mi diressi nell'ufficio di Isaac. I miei colleghi erano già arrivati e, come al solito, ero l'ultima. In fondo potevano considerarsi fortunati di aver atteso solo qualche minuto. Col mio senso dell'orientamento sarei potuta arrivare anche dopo mezz'ora minima. -Allora andiamo a fare un po' di baldoria?- domandai a tutti, il medico annuì – forza tutti fuori da qui- disse col sorriso sulle labbra. La squadra, proprio come i bambini che avevano finito le lezioni, si incamminó verso l'uscita dell'ospedale. Nel mentre,diedi una sbirciatina all'ufficio di Isaac restandoci male. Non dico che mi aspettavo una scrivania di mogano con la targhetta placcata sopra ma nemmeno quello! Uno stanzino claustrofobico con una minuscola finestra che dava il giusto coraggio per non impiccarsi. Se a lui avevano dato a quello,a me cosa sarebbe capitato? Una stanza nei sotterranei che puzzava di pipì e dove era stato consumato un omicidio anni prima? Non volevo nemmeno pensarci. Coleman mi mise una mano nella spalla e chiese Dimmi una cosa uragano Rose... lo guardai incuriosita mentre chiedeva Solitamente i medici donne della tua età prima di fare chirurgia provano vari reparti...solitamente ti fanno partire da geriatria, dove si va sul sicuro. Tu perché ti sei gettata nella fossa dei leoni subito? sorrisi e risposi infilando le mani nelle tasche della maxi maglia Vedi Coleman...oltre ad aver fatto il mio percorso...trovo che chirurgia sia sexy. È come i marines. È da macho. È ostile. È da duri. Geriatria è per quelli che vivono con la madre e non fanno mai sesso. l'uomo rimase di stucco poi protestó Ehi io ho fatto Geriatria per diversi anni! sorrisi e dissi facendogli l'occhiolino Ed in quel momento vivevi in casa con i tuoi e non facevi niente fece per dire qualcosa poi borbottó Ero giovane e senza lavoro ancora scoppiai a ridere divertita e lui scosse il capo bonario Sei davvero un uragano,rossa. Ci vediamo al White una volta nel parcheggio Isaac si voltò verso me e chiese – Sai dov’è il white? Ti serve un passaggio? – domandò mentre cercava, molto probabilmente, le chiavi della macchina. A quelle parole arrossii appena e nella mia mente si diffuse il panico. E se ci avesse provato con me??? La voce meno gentile di me chiese scettica perché dovrebbe essere così disperato da farsi una come te? a volte l'avrei presa a calci quella parte di me anche se gli davo ragione. Non avevo ancora risposto e prima che il mio cervello potesse formulare qualcosa sentii la bocca dire Volentieri grazie,sempre se non è un disturbo per te. Ecco,era fatta. Grazie tante bocca! Sorrisi imbarazzata e mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio poi chiesi più per piccola provocazione che sul serio Dottor Lewis,mi sbaglio o lei e Pipì Doc...ehm la dottoressa Akipipi mi affrettai a correggere vi conoscete? È stato il suo tutor o viceversa? ero curiosa di sapere come mai un arpia del genere conoscesse uno come lui.

Non appena varcai la soglia dell'ospedale,respirai a pieni polmoni,godendomi l'aria salmastra hawaiana. Nonostante ci lavorassi dentro da anni, odiavo la puzza degli ospedali. Non intendevo quella della malattia e nemmeno l'odore alcolico dei medicinali. No...quella che odiavo era quella del cibo, invece, che mi prendeva alla gola. Sapeva di purè (che aveva la consistenza della malta), minestrina, tè Lipton con le fette biscottate, mela cotta e prugna cotta. Ristagnava, aleggiava, penetrava le coperte e la pelle. In poche parole,odoravo di vecchietta ogni volta che finivo il turno. Una volta nel parcheggio, tutti i colleghi andarono verso le loro macchine. Senza un vero motivo,io seguii il mio tutor che si fermò a cercare le chiavi. Secondo me avevano vita propria quei dannati oggetti,non poteva essere una coincidenza che ogni volta che servivano...sparivano! Un po' come le cuffiette che si intrecciavano peggio della serie tv Beautiful– Sai dov’è il white? Ti serve un passaggio? –mi domandò il tutor da galantuomo. A causa di mio padre e dei suoi insegnamenti estremi,ebbi la malizia di pensare che fosse un pretesto per provarci con me,tuttavia risposi - Volentieri grazie,sempre se non è un disturbo per te - l'uomo prese le chiavi ed alzò lo sguardo per guardarmi - Bene ... la mia macchina è da quella parte - disse indicando una zona del parcheggio alla sua sinistra. Sorrisi e lo seguii Mi faccia strada Doc mentre ci dirigevamo verso la macchina fui colta da un dubbio. Pipì Doc,aveva parlato con Isaac come se si fossero conosciuti da tempo. Lei era forse stata la sua tutor o viceversa? Mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio poi chiesi più per piccola provocazione che sul serio -Dottor Lewis,mi sbaglio o lei e Pipì Doc...ehm la dottoressa Akipipi mi affrettai a correggere vi conoscete? È stato il suo tutor o viceversa?- Isaac si voltò a guardarmi con aria sorpresa,ricordandomi i bambini colti con le dita nel vasetto della nutella - Bel no... io ... cioè noi - dunque c'era un noi,la cosa si faceva molto interessante. Lo guardai ed incalzai fremendo di curiosità -voi due?- non poteva certo fermarsi ora,sul più bello. - noi siamo andati a letto assieme - a quelle parole sgranai gli occhi e la bocca stupita. Come faceva un uomo sexy e palestrato come Isaac ad andare a letto con Akipipi? L'anello di congiunzione tra una strega malefica e una bertuccia? Dato che dovevo sembrare l'urlo di Munch,mi diedi un po' di contenimento ed ammisi Non me l'aspettavo fu allora che specificó - una volta-. Per un attimo provai ad immaginare la scena di loro due avvinghiati tra le lenzuola sfatte. No...Non ci riuscivo. Nel senso...Isaac anche sì,lo immaginavo sdraiato sotto,sudato ed in versione adamica, ma non pipì Doc. Aveva coraggio da vendere,il ragazzo. Quando arrivammo alla macchina la aprì e mi disse entrando in auto - Non preoccuparti per lei, dopo la figuraccia di oggi non penso che si farà vedere in giro tanto presto -. Sorrisi, rincuorata dalle sue parole, entrando a mia volta Lo spero davvero dottore,altrimenti le risponderò a tono come ha visto misi la cintura e chiusi la portiera, cercando di metterci abbastanza delicatezza, poi chiesi divertita Dottor Bollore...sa ballare? mi rilassai nello schienale Stasera avrei voglia di scatenarmi insieme ai miei nuovi colleghi mi portai una mano fra i capelli rossi e gli feci l'occhiolino Qui alle Hawaii non conosco quasi nessuno ed avrei voglia di fare nuove conoscenze,soprattutto se le persone sono carine e simpatiche come lei. Non è che ci stavo provando con lui,ma mi divertivo a stuzzicare le persone che mi piacevano. Era un modo per rompere il ghiaccio e superare quella timidezza che nessuno sospettava,avessi.

Nella storia dell'umanità c'erano delle domande ancora prive di risposta. Ad esempio: se la cicala cicaleggia perche’ il gallo non galleggia ? Un donnaiolo incallito dove li ha i calli ? Una donna scollata e’ una donna senza collo o che cade a pezzi perche’ senza colla ? A tutto queste se ne era aggiunta una nuova: come aveva fatto l'affascinante dottor Lewis ad andare a letto con quel...muflone? Va bene,ce l'avevo ancora su con lei e penso che anche Isaac se ne accorse perché mi consoló. Sperai davvero che le sue parole fossero vere. Sinceramente non avrei voluto vedere per un bel pezzo quel grugno. -Lo spero davvero dottore,altrimenti le risponderò a tono come ha visto - non volevo che mi considerassero una smidollata o una pivellina che si spaventava della sua stessa ombra. le paure devi prenderle a calci nelle palle Rose diceva sempre mio padre. Isaac annuì mentre si metteva la cintura, da bravo conducente- Ma ricordati che un domani potrebbe servirti una mano e magari dovrai chiedere a lei- d'impulso mi venne da dirgli qualcosa del tipo quella mi è così antipatica che dopo la sua morte chiederei il bis, quindi figurati se chiedo aiuto a lei. ma era appena,appena, sfrontato perciò mi limitai a dire ha ragione...però, prima, chiederò aiuto a lei ed al dottor Coleman ed al fantasma sbirulino. Il mio tutor, che mi sembrava in modalità Yoda, mi diede un altra perla di saggezza
quindi ok difendersi ma non sempre essere "spietati" paga ... hai visto cos'è successo a lei - concluse. Lo guardai ed annuii dicendo con un sorrisone Sono d'accordo con lei e non si preoccupi. Io non sono spietata...di gente come la dottoressa Akipipi ne ho incontrata molta ed ho ancora i pezzi in frigo. Risi mentre ingranava la prima e in poco tempo uscimmo dal parcheggio. Ciao,ciao ospedale! Dato che ero curiosa come una scimmia ripresi a far domande di tutti i tipi- Dottor Bollore...sa ballare?- Il soprannome mi era venuto spontaneo. Lui era carino e mi sapeva di donnaiolo, un po' come Mark Sloan del melodramma Grey's Anatomy. Quella serie tv era pesante come una pepperonata alle otto del mattino. Il medico scosse il capo -no ... a detta di mia madre e di alcune mie ex ho tipo due piedi sinistri - spiegò. Cercai di contenermi ma mi sfuggí un sorriso e dissi Io ho due destri,qualcosa potremmo inventarci mi sistemai i capelli ribelli e lo avvertii - Stasera avrei voglia di scatenarmi insieme ai miei nuovi colleghi... Qui alle Hawaii non conosco quasi nessuno ed avrei voglia di fare nuove conoscenze,soprattutto se le persone sono carine e simpatiche come lei- Gli feci occhiolino per vedere come reagiva ma rimasi delusa. Uffa,ma quest'uomo non si sbilanciava mai? Dopo qualche secondo riprese a parlare - Sono certo che non avrai difficoltà - disse sorridendo appena - Hai già fatto amicizia con qualcuno?- per un momento mi sembrò di essere tornata a quando ero piccola e mio fratello Derek veniva a prendermi da scuola. Fu come sentirsi per un momento a casa. Sorriso arrossendo e dissi Beh è stato il mio primo giorno qui....quindi a parte voi no,ma conto di fare nuove amicizie. Mi rabboccai le maniche della camicia e chiesi Mi dica dottor Bollore...anche in questo ospedale ci sono leggende di fantasmi o casi scomodi? se c'era una cosa che mi entusiasmava,erano i racconti dell'orrore.

Nella prossima vita sarei rinata come animale. Sul serio. Mi sarebbe andato bene persino un elefante,perché persino la loro vita amorosa era migliore della mia. Perché il destino mi rendeva così difficile riuscire a sedurre e portare a casa un uomo anche per un paio d'ore piacevoli? Per gli animali era semplice! Quando una femmina era pronta ad avere i piccoli, emanava un odore caratteristico. I maschi lo sentivano e diventavano aggressivi. Si battevano fra loro a morsi,unghiate,cornate,pinnate o quello che era ed il vincitore aveva il diritto ad accoppiarsi con la femmina. Capite? Il massimo di odore che potevo emanare io, oltre a quello di sudore, era di muschio bianco che gridava "single disperata" da ogni poro. Ero curiosa di vedere se le mie piccole provocazioni avevano qualche effetto su di lui oppure erano come olio di ricino. -Io ho due destri,qualcosa potremmo inventarci- Isaac si voltò a guardarmi come se fossi stata uno strano insetto oppure mi fossi messa a parlare una lingua aliena. Dato che la situazione stava diventando imbarazzante ma non abbastanza decisi di calcare la mano continuando- Stasera avrei voglia di scatenarmi insieme ai miei nuovi colleghi... Qui alle Hawaii non conosco quasi nessuno ed avrei voglia di fare nuove conoscenze,soprattutto se le persone sono carine e simpatiche come lei- aggiunsi anche un occhiolino ma ottenni la conferma sul fatto che la mia tecnica di seduzione aveva lo stesso effetto della camomilla dopo una cena pesante a base di cinghiale - Sono certo che non avrai difficoltà - mi assecondó sorridendo appena, poi mi chiese se aveva già conosciuto qualcuno.
A quella domanda sorrisi appena ed ammisi- Beh è stato il mio primo giorno qui....quindi a parte voi no,ma conto di fare nuove amicizie - Isaac annuì - Beh... un bar è il posto giusto per farsi dei nuovi amici -le disse. Per un momento ebbi una visione divertente. Me,in versione Simpsons, seduta accanto ad Homer,Barbey,Carl e Lenny a bere la mitica birra Duff da Moe ridacchiando in modo idiota. Decisi di lanciare l'ultimo sasso per capire se davvero non c'era speranza con lui chiamandolo -Mi dica dottor Bollore... - lui cercò di interrompermi alzando la mano - Isaac ...- ecco quella fu la conferma che dovevo smetterla di comportarmi da quella che, nella mia testa, somigliava alla seduzione di una femme fatale -anche in questo ospedale ci sono leggende di fantasmi o casi scomodi? -. Ogni ospedale che si rispettasse aveva una storia da brividi smentita da alcuni e confermata da altri. Ovviamente queste storie andavano dette durante il turno di notte davanti ad un caffè nella stanza dove ogni ombra causava un tuffo al cuore. L'uomo sorrise appena- Per queste cose devi chiedere a Coleman, sono sicuro che alla terza o quarta birra tirerà fuori ogni storia che ha sentito sull'ospedale ridacchiai ed annui poi presi dalla mia borsa il burro cacao passandolo sulle labbra appena screpolate. Mimai un bacio per farlo aderire bene e mi sistemai alla meglio i capelli rossi,tanto per non sembrare una pazza. Dopo qualche minuto vidi dal finestrino un locale piccolo ed accogliente che mi dava la sensazione che ci si poteva godere benissimo una semplice serata in compagnia di musica dal vivo,tra luci soffuse ed un bicchiere del liquore preferito Wow è davvero carino come locale! Spero facciano della buona birra. Quasi con delicatezza posai una mano nel finestrino,senza lasciare le impronte digitali fastidiose e fissai incuriosita gli hawaiani o turisti che bazzicavano nei pressi del locale Isaac lì vicino al lampione se vuoi c'è un posto libero dove parcheggiare. Non vedevo l'ora di entrare e conoscere meglio tutti i miei colleghi e futuri amici!

Secondo alcuni studi le donne erano molto più prolisse degli uomini ed usavano in media ventimila parole al giorno contro le settemila degli uomini. Io ero sicura che la mia razione di ventimila parole si esauriva solo a metà mattinata, specialmente se ero in reparto. Dato che per me un minuto di silenzio, specialmente in macchina con un bel ragazzo che guidava, equivaleva ad un silenzio imbarazzante ripresi a parlare Stasera avrei voglia di scatenarmi insieme ai miei nuovi colleghi. Per pochi secondi ebbi la visione di tutta la squadra ballare, ovviamente in divisa, come dei pinguini facendo pure la giravolta. Cole poi, per il gran finale, si esibiva in una spaccata che avrebbe fatto impallidire qualunque maschio. Quando tornai nel ,noioso, mondo reale vidi il mio tutor scuotere il capo - mi dispiace deluderti ma sono un pessimo ballerino, ma Davies è bravissimo da quello che so - a quelle parole sollevai un sopracciglio e chiesi prendendolo un po' in giro mi stai forse scaricando ancora prima di arrivare nella pista da ballo? ridacchiai mentre concludeva e sono sicuro che sarà felicissimo di ballare con te-. Stavolta mi limitai ad annuire quando se ne venne fuori con la frase- e non chiamarmi mai più come quel personaggio da telefilm sorrise appena - anche perchè io sono molto meglio e molto più bello-. A quelle parole scoppiai a ridere di gusto Ecco che viene fuori il vero dottor Lewis! Sai una cosa? feci una piccola pausa, per lasciarlo sulle spine, poi conclusi a mia volta Ti lascerò sulle spine per un po'.Dopo aver provato a sedurlo, senza però ottenere grandi risultati, e chiacchierato ancora un po' arrivammo al locale tanto decantato. Benvenuta al White Coconut - mi disse Isaac mentre parcheggiava con una disinvoltura invidiabile per gli imbranati come me- è un locale un pò da sbirri ma hanno le migliori birre della zona e fanno anche dei cocktails niente male-. Questo era quello che, per me, contava in un locale. Una volta, quando ancora vivevo nel New Jersey, insieme alla mia ex fidanzata ero entrata in un locale piuttosto..."interessante"? La prima cosa che avevo notato, entrando, era stato l'odore di sudore,noccioline e fumo mescolati insieme. Le lampadine erano più fulminante che accese, le sedie rovinate, il barista aveva pulito tutti i bicchieri con un unico straccio, unto e bisunto ma...lì avevo bevuto la migliore birra della mia vita. Come direbbe Mr.Incredibile...si va in scena Quando entrai nel locale, piccolo ed accogliente, sentii a pelle che avrai passato molte serate divertenti qui. Ehi ragazzi vi siede persi oppure, Isaac, stavi mostrando le bellezze hawaiane che la circondano? Dai iniziamo questa aperi-cena!- ci salutò Coleman, con la grazia di un muflone imbizzarrito, seduto in un tavolo posto nel fondo del locale. A quelle parole feci un sorriso e dissi prendendo a braccetto il mio caro tutor Coleman! Ogni volta che un uomo pronuncia la parola “apericena” un padre muore seduto a tavola su un piatto di maccheroni al sugo. Ci hai appena tolto un potenziale paziente! mi andai a sedere, ridendo, accanto al simpatico anestesista e la timida Mary. Quella donna secondo me faceva parte di quella schiera di persone timide che, dopo tre aperitivi, faceva amicizia pure con la ciotola delle arachidi. –Allora prendiamo qualcosa per festeggiare la nostra nuova arrivata? Le presentazioni sono state fatte e poi attendiamo il discorso del nostro Isaac esclamò Alaua ridendo ed indicando il mio tutor.-G-giusto!- osò dire la timida Mary prima che arrivasse una bella cameriera – Buonasera signori,cosa vi porto?- chiese la giovane hawaiana con gentilezza ed un sorriso raggiante. Coleman subito disse un Daiquiri e un Martini per noi, giusto Alaua?- ricevendo come risposta un cenno. –Io prendo un Long Island Tea – mi aggiunsi–D’accordo. Voi signori?- chiese la ragazza ai miei colleghi seduti alla sua destra – Per me e Maria un Aperol senza olive. Tu Isaac?- già chissà cosa avrebbe preso da bere il mio caro turor.